Gli anni settanta

 

Cavolo, quanti ricordi degli anni settanta!

Nel 1970 avevo dieci anni... ed alla fine del decennio già andavo all'Università!

Non ho avuto un attimo di tregua! :-)

Eppure... degli anni settanta non trovo fotografie, probabilmente ero troppo preso dagli impegni scolastici, almeno fino al 1977, quando ho deciso che mi ero rotto le scatole di studiare cose "pallose"!

Il 1977 me lo ricordo come un anno favoloso... ultimo anno di superiori... nel 1976 avevamo occupato la scuola, e per punizione la mia classe era stata trasferita in una sede periferica, e tra la scuola e la spiaggia c'era solo la ferrovia!

Praticamente... da Aprile in poi... a scuola non ci sono più andato, fino ad arrivare al punto che un professore (grazie, Glauco... sei un amico!) per potermi "classificare", non avendo approfittato delle mie rare presenze... mi è venuto ad interrogare sulla spiaggia! :-)

Chi non ha provato l'ebbrezza di farsi interrogare mentre sta montando il boma di un 470 ed infilando lo spinnaker nel gavone di prua... non può capire! :-)

Avrei voluto averne venti, di anni come quello!

Mi ricordo fantastiche feste notturne sulla spiaggia, con l'immancabile bagno notturno, ed altre notti passate a rincorrere qualche amica consenziente in mezzo ai campi di granturco già alto, con l'immancabile mega-radio, tipica di fine anni settanta, e la "solita" cassetta dei Pink Floyd, o dei Genesis.

"La fantasia distruggerà il potere"... ma nessuno ci aveva detto che il "potere" ci avrebbe facilmente potuti risucchiare!

Ma se avessi una macchina del tempo... è nel 1977 o nel 1978 che tornerei!

Forse preferirei il 1978... per avere la patente "B", e per riavere il mio Guzzi Imola 350 che, con la maggiore età, aveva preso il posto del Benelli 250 bicilindrico.

 

Chi aveva tempo per fare le fotografie? :-)

Nel 1978 mi sono diplomato (e questo ha dell'incredibile!), ho comprato la mia prima pistola, una Bernardelli... ho preso il brevetto di paracadutista, ed a novembre dopo essermi iscritto all'Università sono partito per vedere l'Europa, con 120.000 lire in tasca, un ottimo pollice per fare l'autostop, la tenda ed il sacco a pelo. Ed ho imparato che dormire a novembre in tenda a Parigi era molto più scomodo che dormire nell'albergo a cinque stelle dove ero andato in vacanza qualche anno prima!

Ancora oggi quello è il "Christine Tour", perché in quaranta giorni di vacanza... la ragazza che mi aspettava a casa si chiamava Cristina... e non c'è stato un solo posto in Italia, Francia, Svizzera, Germania ed Austria... nella quale io e Filippo (con il quale ho fatto il tour) non abbiamo incontrato, o flirtato, o cercato di sedurre una qualunque Cristina, o Christine, o Christie che abbiamo conosciuto!

 

Degli anni settanta... credo di avere solo una "foto di famiglia"... ovviamente io sono quello "figo" a sinistra, che con lo sguardo esprime chiaramente la voglia di fuggire!